Quali sono gli stili di citazione: una panoramica

Stai preparando la tesi di laurea e hai bisogno di sapere quali sono i principali stili di citazione? Questo articolo ti aiuterà a capire quali sono le citazioni per la tesi più adatte da usare in base al tuo elaborato.

Uno stile di citazione è un insieme di regole che indica come riferirsi e riportare correttamente le fonti e le referenze bibliografiche nella stesura di un testo accademico.

Ogni volta che utilizziamo le idee o le teorie elaborate da qualcun altro o che ne riportiamo le parole è necessario citarne la fonte, ossia la pubblicazione (libro, sito, rivista) nella quale l’autore le ha esposte.

Esistono degli standard internazionali, contenuti in specifici manuali prodotti da associazioni scientifiche e case editrici, che riassumono regole, spiegazioni, istruzioni ed esempi di citazioni, in base all’ambito disciplinare di riferimento.

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L’uso della citazione e gli stili per riportarla correttamente

Negli anni sono stati elaborati diversi stili di citazioni, distinti per aree di ricerca. Se vuoi saperne di più, leggi la nostra guida. Ti illustrerà quali sono i principali stili di citazione per la tesi di laurea.

Come si citano le fonti

Prima di passare in rassegna i vari stili di citazione occorre fare una breve premessa sulle diverse modalità di citazione delle fonti. Le citazioni bibliografiche possono presentarsi come citazioni dirette o indirette. Le citazioni dirette possono essere inserite “in corpo” o “fuori corpo”. Nel primo caso si tratta di citazioni brevi, racchiuse tra virgolette all’interno del testo. Nel caso di testi più lunghi si utilizzano le citazioni “fuori corpo”. Sia nel primo che nel secondo caso il passaggio deve essere inserito integralmente e deve riferirsi fedelmente all’originale. Ma nel caso della citazione “fuori corpo” il testo non va virgolettato, ma va rientrato rispetto al corpo principale. Se ci sono delle omissioni, queste devono essere segnalate con tre puntini di sospensione all’interno di parentesi quadre. Se decidi di aggiungere delle parole per migliorare la comprensione di più brani collegati tra loro, anche queste devono essere contenute dentro parentesi quadre.

Quando ci si riferisce a un testo citato all’interno di un altro testo, si parla di citazioni secondarie o citazioni di seconda mano. In questi casi occorre menzionare sia il testo originale sia il testo secondario, indicando la data di pubblicazione di entrambe le fonti. Ma attenzione: nella bibliografia si dovrà indicare esclusivamente il riferimento al testo secondario, ossia quello effettivamente letto.

Stili citazionali: quali sono i più usati in Italia?

Gli stili di citazione sono davvero numerosi. Essi possono essere raggruppati in due macro-aree, quella umanistica e quella scientifica.

Gli stili più usati in Italia sono:

  • Stile APA
  • Harvard
  • Vancouver
  • Chicago
  • IEEE
  • Oscola
  • MLA

Nei prossimi paragrafi li analizzeremo dettagliatamente uno ad uno. Ma prima vediamo insieme quali sono le differenze fondamentali tra i diversi stili di citazione.

Le differenze negli stili citazionali

Le citazioni nella tesi di laurea devono fornire informazioni chiare ed esaustive. Ricorda, inoltre, di essere coerente nella scelta dello stile: una volta che hai individuato quello da usare, devi mantenerlo per tutto il corso dell’elaborato.

Prima di scegliere lo stile citazionale da adottare per la tua tesi ti consigliamo di consultare il tuo relatore.

Gli stili di citazione differiscono per il modo in cui le informazioni relative alla fonte vengono presentate e ordinate. Ossia principalmente per due aspetti: le modalità di scrittura delle fonti delle citazioni bibliografiche della tesi (uso del corsivo, punteggiatura, formattazione) e il sistema usato per fare riferimento alla fonte.

Esistono tre principali tipi di sistema:

  • Autore-data
  • Numerico
  • Notazione

Nel primo caso la fonte, ossia autore e anno di pubblicazione, e, in alcuni casi, il numero di pagina, viene indicata direttamente all’interno del testo; mentre nei riferimenti bibliografici si citano tutte le fonti in maniera completa.

Il secondo sistema prevede invece la numerazione delle fonti nel testo e l’uso dei numeri corrispondenti, con tutti i dettagli della fonte, nei riferimenti bibliografici.

Nel sistema di notazione, infine, si scrive la fonte in forma abbreviata a piè di pagina.

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Citazioni: stile APA

Lo stile di citazione APA è molto usato nell’ambito delle scienze sociali e psicologiche. APA è infatti un acronimo che sta per American Psychological Association, l’associazione che lo ha creato. Esso si basa su un sistema autore-data tale per cui all’interno del testo viene citata la fonte in forma abbreviata e nei riferimenti bibliografici si citano tutte le fonti in forma completa.

Per fare un esempio, se la citazione intertestuale è:

Secondo Piaget lo sviluppo non è un processo innato, ma nasce dall’interazione tra individuo e ambiente (Jean Piaget, 1967).

Il corrispettivo nei riferimenti bibliografici sarà:
Piaget, J. (1967). Lo sviluppo mentale del bambino e altri studi di psicologia. Torino, Italia: Einaudi

Citazioni stile Harvard

Lo stile Harvard è molto simile allo stile APA, poiché entrambi si basano sul sistema autore-data. L’Harvard è però maggiormente usato in ambito economico. Sebbene esistano delle guide al riguardo, una vera è propria guida ufficiale non è mai stata scritta. Pertanto dello stile Harvard esistono diverse varianti.

Per fare un esempio: Piaget, J. (1967). Lo sviluppo mentale del bambino e altri studi di psicologia, Torino, Einaudi

Lo stile per le citazioni nella ricerca umanistica: Vancouver

Si tratta di uno stile usato più che altro in ambito medico, basato su un sistema numerico.

Volendo usare ancora una volta la citazione precedente, alla citazione:
Secondo Piaget lo sviluppo non è un processo innato, ma nasce dall’interazione tra individuo e ambiente (1)

corrisponderà il seguente riferimento bibliografico:
Piaget, J. Lo sviluppo mentale del bambino e altri studi di psicologia, Torino: Einaudi: 1967

Tipi di citazione: lo stile Chicago

Lo stile Chicago prende il nome dal The Chicago Manual of Style ed è usato soprattutto negli studi umanistici, sebbene venga usato non di rado anche nell’ambito informatico e dell’ingegneria elettronica. Esso si basa su un sistema di notazione e ne esistono due varianti: A e B.

Nel Chicago A si indica la fonte completa sia in una nota a piè di pagina che in bibliografia. Nella variante B invece si scrive la fonte in forma abbreviata all’interno del testo nel formato autore-data, per poi indicare la fonte completa nella bibliografia.

Esempio: Secondo Piaget lo sviluppo non è un processo innato, ma nasce dall’interazione tra individuo e ambiente¹

Nota a piè di pagina A: ¹ Jean Piaget, Lo sviluppo mentale del bambino e altri studi di psicologia (Torino: Einaudi, 1967).

Riferimento bibliografico A: ¹ Piaget, Jean. Lo sviluppo mentale del bambino e altri studi di psicologia. Torino: Einaudi, 1967.

Nota a piè di pagina B: Secondo Piaget lo sviluppo non è un processo innato, ma nasce dall’interazione tra individuo e ambiente (Piaget 1967, 22)

Riferimento bibliografico B: Piaget, Jean. 1967. Lo sviluppo mentale del bambino e altri studi di psicologia. Torino: Einaudi.

Stili citazionali per l’informatica: lo IEEE

Insieme al Chicago, nel settore tecnico è molto usato anche lo IEEE, un metodo teorizzato dall’ Institute of Electrical and Electronics Engineers, che utilizza esempi di citazione ben precisi per ogni tipo di fonte. Lo IEEE si basa su un sistema numerico molto simile al Vancouver.

Stili e citazioni per ogni tesi di laurea: OSCOLA e la Giurisprudenza

Basato su un sistema di notazione che comprende il completo riferimento alla fonte nella nota a piè di pagina, OSCOLA è uno stile molto usato in ambito giuridico.

Per tornare alla citazione di Piaget, la nota a piè di pagina in questo caso sarà così composta:
¹ Jean Piaget, Lo sviluppo mentale del bambino e altri studi di psicologia (Einaudi, 1967).

Mentre il riferimento bibliografico sarà: Piaget J, Lo sviluppo mentale del bambino e altri studi di psicologia (Einaudi, 1967).

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Stile MLA

Passiamo infine al MLA, uno stile creato dalla Modern Language Association, che, come suggerisce il nome stesso, viene particolarmente usato in ambito linguistico. Esso si basa su un sistema numerico, secondo il seguente schema:

Secondo Piaget lo sviluppo non è un processo innato, ma nasce dall’interazione tra individuo e ambiente (Piaget 22), dove 22 indica il numero di pagina che contiene la citazione.

Nella bibliografia troveremo: Piaget, Jean. Lo sviluppo mentale del bambino e altri studi di psicologia. Torino: Einaudi, 1967

Citazioni tesi: i nostri consigli per una bibliografia perfetta

Prima di concludere questa guida sugli stili di citazione, devi sapere che esistono diversi software che puoi utilizzare per gestire la bibliografia della tesi, come EndNote Basic, Mendeley, RefWorks e Zotero. Se sei in cerca di una lettura utile, ti consigliamo “Come si fa una tesi di laurea” di Umberto Eco. Un testo che, tra le tante cose, ti aiuterà a capire come utilizzare le citazioni nella tesi di laurea.


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