Cos’è la teoria delle reti?

Ti interessa la teoria delle reti e sei alla ricerca di una spiegazione semplice ed esaustiva? Allora, continua la lettura e troverai le informazioni che ti servono. La teoria delle reti fa parte della teoria dei grafi, branca della matematica che studia gli insiemi di oggetti e le relazioni esistenti tra i diversi insiemi. Questo significa che bisogna prima di tutto studiare i grafi. Solo dopo questo approfondimento preliminare è possibile addentrarsi nelle reti.

Teoria delle reti: lo studio dei grafi

Un grafo è una struttura costituita da due nodi collegati da un arco. Cosa sono i nodi? Individui, oggetti concreti, informazioni (entità astratte) e così via. L’arco che collega i due nodi, a sua volta, può essere di natura diversa e indicare una relazione, un’azione o un’appartenenza.

Due o più grafi costituiscono una rete. Per intenderci meglio esistono reti tecnologiche come internet oppure reti sociali. Queste ultime possono essere composte, per esempio, dai dipendenti di una grande azienda, dagli studenti di un’ateneo oppure dai componenti di un’associazione accademica.

I grafi sono gli elementi essenziali di una rete e, in quanto tali, servono per descriverne la struttura, che può essere sia regolare che caotica. I nodi di una rete attraverso i loro archi di collegamento, infatti, si scambiano informazioni (internet) oppure studi scientifici e risorse di studio (reti sociali di studenti e accademici) e così via.

La teoria dei sei gradi di separazione

Per capire meglio di cosa stiamo parlando ti facciamo due esempi di reti sociali.

La prima è il frutto degli studi di Stanley Milgram, un sociologo di Harvard. Nel 1967 avviò una ricerca il cui scopo era stabilire la distanza sociale esistente tra due cittadini qualsiasi degli Stati Uniti. Voleva capire cioè quanti nodi fossero necessari per connettere i due sconosciuti e creare così una rete.

Scelse di coinvolgere nel suo esperimento gli abitanti di una cittadina del Kansas a cui inviò una lettera. La richiesta ricevuta da ognuno era semplice, dovevano recapitare la missiva a un cittadino X. Per farlo avrebbero dovuto utilizzare una serie di conoscenze in modo da avvicinarsi sempre di più al destinatario finale. Ebbene Milgram stabilì che due cittadini sconosciuti erano collegati da 6 nodi, da cui nacque la famosa teoria dei sei gradi di separazione.

L’altro esempio ha come protagonisti alcuni studenti americani. Siamo negli anni ’90 e gli studenti partirono dal considerare gli attori di Hollywood come nodi e i film come archi-link. Costruirono così un gioco The Oracle of Bacon at Virginia e si focalizzarono su Kevin Bacon. Crearono così la loro rete constatando che ciascun attore di Hollywood poteva essere connesso a Kevin Bacon in due o al massimo tre passaggi.

La teoria delle reti in campo economico

I computer hanno dato un notevole input a questo tipo di studio perché consentono di raccogliere dati su larga scala. Non solo, permettono di misurare le proprietà statistiche delle reti, di creare modelli e di prevedere la formazione e i comportamenti delle reti stesse. Se partiamo dal presupposto che gli individui connessi tra loro rappresentano una rete, l’intero sistema economico può essere analizzato tramite questa disciplina.

In campo economico si è sviluppata una branca di studio che si occupa di:

  • beni di rete – network goods
  • produttori di beni – network industries

Per poter rientrare in questa analisi i beni devono avere delle precise caratteristiche, tra cui la complementarità e la compatibilità. Un prodotto si definisce complementare quando si può utilizzare solo simultaneamente ad altri beni. Un software, per esempio, ha bisogno di un computer per funzionare. La complementarità tra beni determina a sua volta l’esigenza della compatibilità, ossia i beni singoli devono essere compatibili tra di loro. Quest’ultima caratteristica fa sì che le industrie coinvolte debbano adottare degli standard. Ogni azienda può coordinarsi con le altre oppure affidarsi a un’autorità regolatrice per fissare gli standard di utilizzo.

Con lo sviluppo della rete internet e dell’economia digitale, gli studi di teoria delle reti sono diventati sempre più importanti.

Come approfondire la teoria delle reti

Ti sei laureato in economia e ti piacerebbe approfondire questa disciplina? Per saperne di più sulla teoria delle reti puoi iscriverti a un master post laurea.

L’Università Unicusano offre un’ampia scelta di master di I livello accessibili con la laurea triennale e di master di II livello accessibili con il titolo magistrale. Potrai frequentare, per esempio, il master di I livello in Retail Management o il master di I livello in Mobility Management. Molto interessante è anche il master di II livello in Management dell’Innovazione e delle Nuove tecnologie.

Le lezioni si svolgono online. In questo modo, potrai seguire anche se hai già un lavoro e sei piuttosto impegnato. Basta ritagliarsi il tempo per mettersi davanti al computer e entrare nella piattaforma  universitaria, che non ha limiti di orario. Puoi, infatti, collegarti 24 ore su 24. I master prevedono un impegno complessivo pari a 1500 ore, che corrispondono a 60 crediti formativi universitari.

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