Studiare economia è utile? Cosa c’è da sapere
Devi scegliere il tuo percorso di studi e ti stai chiedendo se studiare economia è utile? La risposta è sì e per una lunga serie di motivi. Prima di tutto, l’economia ti aiuta a comprendere meglio il mondo che ti circonda. Consente, infatti, di rispondere a domande come: è meglio un sistema pensionistico pubblico o privato? Se si impone un salario minimo, la disoccupazione aumenta o diminuisce? La globalizzazione favorisce l’aumento delle disuguaglianze?
La materia, infatti, è molto interessante e ti consente di calarti davvero nei meccanismi che regolano la realtà. Ci sono, inoltre, tanti altri motivi lavorativi e professionali da valutare prima dell’iscrizione alla facoltà di economia. Leggi qui di seguito la guida che abbiamo preparato per te noi dell’università di economia di Cuneo.
Studiare economia è utile? Sì, per trovare lavoro più facilmente
Il primo punto a favore della facoltà di economia è il tasso occupazionale garantito. I laureati in economia hanno più possibilità di inserirsi nel mercato del lavoro rispetto ad altre facoltà. Molto buona è anche la possibilità di trovare occupazioni soddisfacenti, dal punto di vista sia professionale sia retributivo.
Secondo un’indagine condotta nel 2016 dal consorzio AlmaLaurea, infatti, il 74,6% dei laureati triennali lavorano a tre anni dal conseguimento del titolo. Non solo, lo stipendio medio degli occupati si aggira sui 1351 euro mensili.
I numeri migliorano ancora nel caso di studenti in possesso del titolo specialistico. Si tratta, infatti, di laureati con una maggiore specializzazione ancora più spendibile nel mercato del lavoro.
Un’indagine del 2018 di AlmaLaurea relativa ai laureati nel corso magistrale di scienze economiche (LM-56) evidenzia i seguenti dati molto positivi:
- 74,8% di occupati a 12 mesi di distanza dal conseguimento dal titolo
- 88,7% di occupati a 5 anni di distanza dalla laurea
- 6,7% svolge una professione dirigenziale a 5 anni di distanza dalla laurea
- 37,4% ha un ruolo di elevata specializzazione a 5 anni di distanza dalla laurea
- 25,6% si occupa di professioni tecniche a 5 anni di distanza dalla laurea
- 30,3% ha un ruolo esecutivo di livello inferiore a 5 anni di distanza dalla laurea
- la retribuzione mensile netta a un anno dalla laurea corrisponde a 1253 euro
- la retribuzione mensile netta a 5 anni dalla laurea corrisponde a 1500 euro
Studiare economia per capire il mondo
Quando valuti l’iscrizione a un corso universitario non puoi considerare solo le opportunità lavorative post laurea. Le materie che costituiscono il piano di studi sono fondamentali. Nel caso di economia ti ritroverai a sostenere esami che vanno dal diritto privato alla gestione d’impresa, dalla politica economica alle scienze statistiche.
Una delle risposte alla domanda “studiare economia è utile?” riguarda proprio l’aspetto formativo. Economia è una facoltà particolarmente interessante e molto coinvolgente, perché profondamente calata nella realtà.
Non solo, il percorso di studi ti aiuta ad acquisire una forma mentale analitica. Alleni la tua capacità di smontare le questioni in modo da sfatare luoghi comuni e pregiudizi e impari ad analizzare i diversi aspetti di un problema, con l’obiettivo di formulare delle possibili risposte/soluzioni. Da questo punto di vista, dunque, può essere interessante sia per gli appassionati di scienze umane che per gli amanti dei numeri e delle statistiche.
Le scienze economiche, per esempio, ti forniscono gli strumenti per provare a rispondere a domande molto attuali, che condizionano il dibattito politico italiano degli ultimi anni. Quali? Una di queste domande potrebbe essere la seguente: l’aumento dei flussi migratori determina davvero la riduzione di occupati tra le file degli italiani e ne riduce davvero i salari?
Come vedi, si tratta di un quesito di natura economica che ha implicazioni sociali e umane. Ebbene, la facoltà di economia ti pone proprio di fronte a questo tipo di domande.
Lavorare nel settore pubblico: sì alla laurea in economia
Ti chiedi se studiare economia è utile perché vuoi lavorare nella pubblica amministrazione. Ebbene, la laurea in economia è tra le più consigliate, insieme a giurisprudenza e scienze dell’amministrazione, per tentare i concorsi statali.
Con questo titolo, infatti, puoi accedere ai concorsi ministeriali e a quelli delle amministrazioni pubbliche locali, tra cui comuni, province e regioni.
Le materie di concorso più comuni, infatti, sono diritto amministrativo, economia politica, statistica, diritto bancario e così via. Qui sotto, un piccolo elenco delle figure per le quali si può concorrere con una laurea in economia:
- agente di sviluppo locale
- esperto di controllo di gestione
- direttore generale
- amministratore di aziende sanitarie
- responsabile paghe e contributi
- segretario comunale
- funzionario amministrativo
- revisore dei conti
Non solo, la laurea in economia ti apre le porte dei concorsi per l’Agenzia delle Entrate, l’INPS, l’INAIL, l’Ufficio delle Dogane, l’esercito italiano, la marina militare, l’areonautica, la polizia di Stato e la Guardia di Finanza. Se ti piacerebbe diventare un finanziere, per esempio, devi essere in possesso della laurea magistrale. Grazie a quest’ultima potrai partecipare ai concorsi per ufficiali con ruolo amministrativo.
Vuoi lavorare all’estero? Laureati in economia
Ti piacerebbe fare un’esperienza lavorativa all’estero oppure trasferirti in un altro paese? Se hai questo tipo di progetti per il futuro, studiare economia è utile eccome. Si tratta, infatti, di una laurea molto richiesta negli altri paesi, insieme a quelle in ingegneria e in medicina.
Ti basta conoscere bene l’inglese e almeno una seconda lingua straniera per tentare una carriera professionale in un paese diverso dall’Italia. Potresti lavorare, infatti, come contabile, broker, consulente finanziario e non solo.
Hai inoltre ampia possibilità di scelta anche in tema di destinazioni. Se vuoi rimanere in Europa, ti consigliamo la Svizzera. È uno dei paesi migliori per i laureati in economia intenzionati a fare carriera, lavorare sodo e guadagnare bene. Sempre in ambito europeo, altre due destinazioni papabili sono la Danimarca e la Gran Bretagna.
Sei più coraggioso e pronto a sconvolgere totalmente le tue abitudini di vita? Allora, le tue destinazioni potrebbero essere il Canada, l’Australia e gli Emirati Arabi.
Studiare economia per avere diverse opportunità lavorative
Sai di voler proseguire gli studi, ma non hai un’idea precisa della professione da intraprendere? In questo caso, la tua scelta dovrebbe ricadere su una facoltà capace di offrire un ampio ventaglio di opzioni.
La laurea in economia è una di queste. I piani di studio molto articolati, infatti, consentono di padroneggiare conoscenze di base in diverse materie. Questo significa che puoi aspirare a ricoprire tanti ruoli in ambito lavorativo. Un laureato in economia, infatti, non fa necessariamente il commercialista. Le professioni possibili sono:
- revisore contabile, operatore commerciale, revisore dei conti, responsabile commerciale
- amministratore di condominio
- impiegato di banca
- trader finanziario, promotore finanziario, analista finanziario
- project risk manager, brand manager, account manager, product manager, e-commerce manager, credit manager
- consulente di marketing
- found raiser
- broker assicurativo
- consulente del lavoro
- manager culturale
- tributarista
Come puoi notare, la lista è lunga. Include tra l’altro anche professioni come il giornalista, il formatore, l’insegnante, l’economista e il ricercatore sociale ed economico. Non solo, la formula 3+2 ti aiuta ancora di più a scegliere la professione dei tuoi sogni. Cosa significa? La facoltà di economia prevede la laurea triennale e la laurea magistrale. Questa seconda si articola con diversi corsi di studio molto specialistici. Potrai così iscriverti a quello che ti interessa di più e indirizzare la tua carriera verso un settore particolare, anche di nicchia. Se poi non vuoi/puoi proseguire gli studi dopo la triennale, hai a disposizioni i master di I livello, accessibili con il titolo triennale, che ti aiutano ad acquisire competenze specifiche.
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