Scienze delle finanze: cos’è e cosa studia

Sei indeciso sul tuo percorso di studi e vuoi sapere cos’è scienze delle finanze? Si tratta di una branca dell’economia che studia l’attività finanziaria degli enti pubblici. Più nello specifico si occupa dello Stato e degli enti territoriali, come le regioni, le province e i comuni. Se vuoi approfondire e saperne di più in vista della tua futura scelta universitaria, allora continua la lettura della nostra guida.

Cos’è scienze delle finanze

Scienze delle finanze studia i meccanismi economici che regolano gli enti pubblici e consentono di reperire le risorse necessarie per l’erogazione dei servizi destinati ai cittadini.

Cosa significa? Questa materia si sofferma in particolare su due aspetti:

  • entrate pubbliche
  • spese pubbliche

Per entrate si intende l’insieme delle risorse che affluiscono nelle casse degli enti grazie a imposte, tasse, crediti di varia natura, proventi e redditi. Ovviamente, questo denaro viene cumulato in virtù di leggi, regolamenti e decreti che  conferiscono allo Stato e agli enti locali il diritto di riscossione.

Con la denominazione spese pubbliche, invece, si fa riferimento all’ammontare dei soldi che gli enti devono investire per soddisfare i bisogni e gli interessi pubblici. 

Bisogni pubblici e fabbisogno finanziario

Ogni collettività ha dei bisogni, dalla giustizia all’istruzione, dall’ordine pubblico alla difesa nazionale. Per poter soddisfare tali necessità gli enti pubblici devono produrre beni e servizi. La somma totale delle spese pubbliche viene definita fabbisogno finanziario.

Scienze delle finanze si occupa proprio della modalità in cui gli enti investono il denaro pubblico:

  • spese statali e spese locali – si tratta di tutto il denaro investito rispettivamente dallo Stato e dagli enti pubblici territoriali
  • spese di governo  definizione che comprende le spese per l’organizzazione della sicurezza pubblica e per lo sviluppo economico e sociale
  • spese d’esercizio – voce sotto la quale si raggruppano diverse tipologie di spese, tra cui quelle per l’accertamento e la riscossione delle imposte, quelle per la gestione del demanio e quelle riguardanti gli oneri finanziari relativi al debito pubblico
  • spese ordinarie – esborsi regolari come gli stipendi e le pensioni dei dipendenti pubblici
  • spese straordinarie – investimenti imprevedibili e dovuti, ad esempio, a un terremoto, a un’alluvione, a una guerra o a un disastro naturale
  • spese correnti – pagamenti per l’acquisto di beni e servizi agli enti pubblici, tra cui il materiale di cancelleria
  • spese in conto capitale – definizione che include gli investimenti diretti e indiretti

L’ultima voce necessita di un approfondimento ulteriore. Per investimento indiretto, si intende l’acquisto di macchine e attrezzature e la realizzazione di opere pubbliche. Gli investimenti indiretti, invece, sono rappresentati dalle sovvenzioni alle imprese private e dai sussidi alle famiglie o ai disoccupati.

Finanza pubblica: quali scopi persegue?

Ovviamente, scienze delle finanze non analizza solo le spese e le entrate. Quando lo stato e gli enti investono il denaro riscosso, infatti, hanno anche dei precisi obiettivi. Chi stabilisce il fine con cui investire? Gli organi politici eletti democraticamente dalla collettività, le cui decisioni dovrebbero essere espressione della volontà popolare.

Gli obiettivi principali da perseguire sono i seguenti:

  • occupazione
  • sviluppo economico
  • crescita economica (efficienza)
  • equa distribuzione del reddito (equità)
  • stabilità valutaria (bilancia dei pagamenti)
  • stabilità monetaria (inflazione)

Ogni obiettivo ha la sua priorità. Da ciò ne deriva che gli organi politici possono favorire alcuni obiettivi rispetto ad altri.

Cos’è l’equa distribuzione del reddito?

Nell’elenco degli obiettivi c’è una voce importante da chiarire, vale a dire quella dell’equa distribuzione del reddito. Questa denominazione si riferisce a tutte le misure adottabili da uno stato per favorire l’equilibrio economico.

Il sistema di tasse e benefici, infatti, ha come obiettivo proprio la distribuzione del reddito in modo da costruire un paese caratterizzato da una maggiore equità. Uno stato, infatti, può decidere di intervenire per aumentare o per diminuire il reddito delle famiglie. Nel primo caso eroga, per esempio, degli assegni familiari che aumentano le entrate. Nel secondo caso, invece, stabilisce contributi speciali e imposte che diminuiscono il reddito. Le due misure, combinate insieme, servono a ottenere una maggiore equità e a ridurre le distanze tra i redditi delle famiglie.

Come si misura la diseguaglianza

Per misurare la diseguaglianza nella distribuzione del reddito o anche della ricchezza si utilizza il coefficiente di Gini, così definito perché introdotto dallo statistico italiano Corrado Gini. Si tratta di un numero compreso tra 0 e 1.

Se il coefficiente è pari a 0 si ottiene la cosiddetta equidistribuzione. Quando, invece, il coefficiente corrisponde a 1 si ha la situazione di massimo sbilanciamento.  Questo significa che tanto più l’indice si avvicina a 1 e tanto più è diseguale la distribuzione del reddito nel paese.

Differenza tra diritto finanziario e scienza delle finanze

A questo punto della guida va fatta una piccola precisazione. Ti sarà capitato di sentire parlare di diritto finanziario e di scienza delle finanze come se fossero la stessa materia. In effetti, entrambe hanno come oggetto di studio le entrate e le uscite pubbliche.

Il campo di interesse è cioè lo stesso: l’attività economica dello Stato. Il diritto finanziario, però, analizza le questioni dal punto di vista giuridico, mentre scienza delle finanze le analizza dal punto di vista economico.

Gli obiettivi di un corso in scienze delle finanze

Questa materia è molto importante perché ti consente di acquisire gli strumenti per valutare l’operato di uno stato. Dopo aver approfondito le modalità in cui opera un governo sarai cioè in grado di esprimere un giudizio ponderato.

Cosa significa? Riuscirai a tirare le somme e a individuare gli effetti dell’azione economica statale sulla vita della popolazione.

Vista anche la centralità di un concetto come quello del benessere sociale, sarai anche in grado di individuare le politiche di intervento desiderabili e quelle non desiderabili.

Per poter sostenere l’esame di scienze delle finanze devi avere delle conoscenze di economia politica. Vuoi affrontare al meglio la materia senza rischiare di dover ripetere l’esame? Allora, è necessaria la padronanza dei seguenti concetti:

  • microeconomia (teoria del consumatore e del produttore)
  • macroeconomia keynesiana
  • argomenti di matematica di base

Prima di lanciarti nello studio di scienze delle finanze, sarebbe bene dare una veloce ripassata alle nozioni di funzione, alle derivate e agli integrali.

Facoltà di economia triennale e biennale

L’esame di scienza delle finanze è presente nei piani di studio sia dei corsi triennali che di quelli biennali. Ovviamente, il programma d’esame della magistrale è più avanzato rispetto a quello della laurea di primo livello.

Sei indeciso su quale specialistica in economia scegliere? Unicusano, per esempio, propone due diversi indirizzi di studio per la classe LM-56 di Scienze economiche:

  • Gestione e professioni d’impresa
  • Mercati globali e innovazione digitale

I piani di studio di entrambi i curriculum includono l’esame di scienze delle finanze avanzato.

Libri per approfondire

Dopo aver letto la nostra guida ti sei reso conto che l’argomento ti interessa molto? Qui di seguito, trovi qualche suggerimento di lettura:

  • La scienze delle finanze senza ostacoli di Dorella e Vinci Orlando – Si tratta di un manuale destinato alle scuole superiori. Te lo consigliamo se la materia per te è completamente nuova. Lo stile è diretto e semplice e ti permetterà di avere un primo approccio facilitato con scienze delle finanze
  • Scienze delle finanze di Rosen e Gayer – libro che fornisce le nozioni base. Contiene anche un’analisi del job act come strumento di redistribuzione del reddito
  • Finanza pubblica, politica e istituzioni. Un approccio moderno alla scienza delle finanze di Loiero e Milillo – libro con accesso a una interessante piattaforma digitale di approfondimento

Credits immagine: Mozakim/DepositPhoto.com


CHIEDI INFORMAZIONI

icona link