Cosa sono i DSA e come riconoscerli

Vuoi sapere cosa sono i DSA? Ne hai sentito parlare spesso e adesso hai la necessità di capirne di più?

DSA è un acronimo che sta per Disturbo Specifico dell’Apprendimento. In altre parole, i DSA sono dei disturbi di origine neurobiologica, che hanno a che fare con la capacità di leggere, di scrivere e di calcolare in modo corretto e fluente. Il rapporto tra DSA e scuola è strettissimo, poiché questi disturbi si manifestano, generalmente, con l’inizio della scolarizzazione.

Se cerchi DSA su Wikipedia troverai la seguente definizione: “Per Disturbi Specifici dell’Apprendimento (o DSA) si intendono deficit di alcune abilità specifiche (che fanno parte della famiglia dei Disturbi Evolutivi Specifici), che non permettono una completa autosufficienza nell’apprendimento, poiché le difficoltà si sviluppano sulle attività che servono per la trasmissione della cultura come, ad esempio, la lettura, la scrittura e/o il far di conto”.

I DSA, quindi, non sono definibili come vere e proprie patologie, in quanto si tratta di uno sviluppo atipico o di neurodiversità, che è modificabile con degli interventi mirati.

Vediamo meglio insieme cosa sono e come riconoscerli.

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DSA: conoscerne cause e conseguenze

Vuoi sapere cos’hanno in comune Beethoven, Napoleone, Giulio Cesare, Michelangelo, Albert Einstein, Walt Disney, Leonardo Da Vinci, Hans Christian Andersen e Agatha Christie? Continua a leggere il nostro articolo e capirai cosa si intende quando si parla di DSA.

Quali sono i DSA?

Ora che abbiamo spiegato cosa sono i DSA, cerchiamo di capire in quante e quali forme si manifestano.

Come abbiamo già accennato, i Disturbi Specifici dell’Apprendimento coinvolgono l’ abilità di leggere, scrivere e calcolare.  Essi si distinguono in:

  • Dislessia;
  • Disgrafia;
  • Disortografia;
  • Discalculia.

Andiamo ad analizzarli uno per uno.

Dislessia

Il DSA più conosciuto è la dislessia, un disturbo specifico legato alla capacità di leggere, che si esprime con una difficoltà a livello basilare nella decodifica di un testo e che comporta una lettura lenta, non fluente e spesso errata.

Vuoi saperne di più sulla dislessia e i sintomi a cui prestare attenzione? I bambini dislessici manifestano delle tendenze che variano in base all’età. Alcuni bambini, ancora prima dell’inizio della scuola elementare, mostrano i seguenti sintomi:

  • Ritardo nello sviluppo della parola rispetto ai coetanei;
  • Difficoltà nella pronuncia di alcuni suoni, nella lettura ad alta voce e nella comprensione del testo;
  • Fatica nell’imparare le lettere dell’alfabeto;
  • Tendenza ad invertire, sostituire o ripetere lettere, sillabe o fonemi all’interno delle parole.

In età scolare invece, quella che il bambino manifesterà sarà una grande difficoltà nell’automatizzare la lettura e la scrittura. Egli quindi sarà in grado di leggere e scrivere, ma questo richiederà per lui un grande sforzo, di conseguenza si stancherà in fretta e commetterà numerosi errori.

Di solito i bambini con dislessia rimangono indietro, leggono più lentamente e hanno molta difficoltà a comprendere le informazioni scritte, ma non quelle orali.

Disgrafia e disortografia

La disgrafia si manifesta con una difficoltà nello scrivere. Ovvero nel riprodurre lettere e numeri correttamente leggibili, anche dalla persona stessa. La persona affetta da disgrafia ha una scrittura poco leggibile, perché non riesce a rispettare il rigo, dimentica di scrivere delle lettere e spesso ha difficoltà ad impugnare la penna.

La disgrafia va distinta dalla disortografia, che si esprime invece con difficoltà nella competenza ortografica e fonografica. Il bambino manifesta delle difficoltà quando deve scrivere, facendo molti errori ortografici. Dimentica di scrivere alcune lettere dell’alfabeto o alcune vocali, ha difficoltà a copiare dalla lavagna o da un testo. È possibile riconoscere la disortografia dalla presenza di alcuni errori sistematici, come la confusione tra fonemi e grafemi simili, inversioni e omissioni. Ad esempio scrivere “sefamoro” anziché “semaforo” o “pote” anziché “ponte”.

Discalculia

È il disturbo legato alla capacità di calcolare. Il bambino ha difficoltà a comprendere, riconoscere e fare operazioni con i numeri. Non riesce a fare calcoli corretti, presenta difficoltà a contare e ha problemi a capire i concetti di quantità e riporto. Non di rado la discalculia si manifesta insieme alla disgrafia e alla disortografia, e in particolare alla difficoltà nello scrivere e leggere i numeri. Per esempio, si tende a confondere il 9 con il 6 o il 13 con il 31 e così via. In età adulta questo si può ripercuotere sulla capacità di dare un resto o di comporre numeri di telefono.

La discalculia può comportare difficoltà anche nel capire la differenza tra diverse quantità numeriche. La persona con discalculia, infatti, può fare fatica nel capire se 5 penne sono quantitativamente uguali a 5 mele o a 5 fette di torta.

Comorbilità e DSA: significato

Può succedere che in un bambino si manifesti più di un disturbo insieme. Quando più DSA si presentano contemporaneamente si parla di comorbilità. Come è facile immaginare, la comorbilità incrementa in modo notevole le difficoltà di un bambino in età scolare.

Va detto che i DSA non sono sinonimi di mancanza d’intelligenza. Basti pensare ai personaggi celebri che abbiamo nominato all’inizio di questo articolo. Se e è vero infatti che le persone con DSA fanno più fatica nell’apprendimento scolastico, essi hanno spesso delle caratteristiche speciali che andrebbero valorizzate, come la creatività, la capacità di pensare per immagini e di creare collegamenti insoliti, la visione d’insieme, l’intuizione.

dsaBES e DSA: differenze

Quando si parla di DSA si tende spesso ad associarli ai BES. Ma attenzione: sebbene i DSA rientrino nella categoria dei BES, non sono la stessa cosa. Con l’acronimo BES si fa riferimento ai Bisogni Educativi Speciali.

Rientrano nella categoria dei bisogni educativi speciali, i bambini che presentano:

  • Disabilità;
  • Svantaggio socio-economico, linguistico o culturale;
  • DSA;
  • Deficit del linguaggio, delle abilità non verbali, della coordinazione motoria e da ADHD (deficit dell’attenzione e iperattività).

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Dsa e legge 170

I DSA sono stati riconosciuti in Italia dalla legge n.170 del 2010. Essa assegna al Sistema Nazionale di istruzione e agli atenei il compito di individuare le forme didattiche e le modalità di valutazione più adeguate, affinché studenti con DSA possano raggiungere il successo formativo.

I disturbi specifici dell’apprendimento si verificano in soggetti che hanno un’intelligenza e caratteristiche fisiche e mentali nella norma. Non di rado essi non vengono individuati in tempo, causando insuccessi di cui è impossibile riconoscere il reale motivo e che scatenano nelle persone che ne sono affette un forte senso di colpa e di fallimento. È quindi fondamentale riconoscerne i sintomi e sottoporre la persona ad una valutazione clinica.

Per la diagnosi di DSA sono necessari:

  • Funzionamento intellettivo nella norma;
  • Almeno due prove diagnostiche con valori sotto le 2 deviazioni standard;
  • Un deficit nell’andamento scolastico.

Alla diagnosi va fatta seguire la richiesta di un Piano Didattico Personalizzato. È molto importante evitare lo stigma, facendo sentire i bambini e in generale le persone affette da questi disturbi a loro agio, evitando di considerare le misure compensative come un favoreggiamento nei loro confronti.

Esistono per accertare la presenza di un DSA dei test, somministrati da neuropsichiatri infantili, psicologi e pedagogisti. Questi misurano, nella persona, la difficoltà nella capacità di leggere, di reagire ad alcuni stimoli visivi, l’udito, la motricità, l’attenzione e altri possibili deficit sensoriali. Uno dei test più comunemente usati è inoltre il test del Quoziente Intellettivo.

Conclusioni

Siamo giunti al termine della nostra guida, attraverso la quale abbiamo cercato di spiegarti cosa sono i DSA. Se sei interessato ad approfondire l’argomento o ad acquisire delle competenze culturali e professionali in quest’ambito, ti suggeriamo di consultare la pagina del nostro sito dedicato alle Facoltà universitarie a Cuneo e di prendere in considerazione il Master di I livello in “Prevenzione – Educazione – Rieducazione del gesto grafico – DSA” erogato da Unicusano.


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