Cosa non mangiare quando si studia? Ve lo diciamo noi
Una macchina, seppur meccanimente perfetta e dal motore potente, non può fare molto se non ha la benzina dentro. La stessa regola aurea vale anche per noi umani. Se, in un periodo di grande dispendio di energie fisiche e mentali, non diamo sostegno al nostro corpo, finiremmo per cedere molto presto. Ecco perché esistono molte diete per studenti universitari, diete il cui scopo è farvi capire come comportarvi a tavola tra un libro e l’altro. E se vedessimo la questione dal verso diametralmente opposto? E se ci interessasse scoprire e comunicarvi cosa non mangiare quando si studia? Perché anche certi errori possono causare intralci fisici e di conseguenza nel “performare” al meglio circa l’apprendimento nel vostro corso di laurea. Ecco una guida il cui scopo è di darvi anche queste informazioni (più rare da trovare) e di contestualizzarle nell’offerta più generale di Unicusano Cuneo. Pronti? Fate una buona lettura.
Cosa non mangiare quando si studia? La domanda è ben posta e denota una certa intelligenza di chi se la pone. Perché sono tutti prodighi di consigli quando si tratta di dare diete e di farvi tornare in forma ma nessuno si ricorda mai di aiutarvi a non sbagliare (e sbagliamo tutti).
Se avete voglia di creare una balck-list da seguire per stare al 100% produttivi, ricordatevi che non si raggiungono ottimi risultati solo col metodo del pomodoro. La gestione del tempo è basilare ma anche quella delle proprie funzionalità psicofisiche.
Se volete sapere qual è una errata alimentazione da studente, ecco alcuni passaggi importanti:
- Lo zucchero: non è solo perché fa male alla linea e ai denti ma perché può causare dei veri e propri problemi neurologici. Un elevato consumo, infatti, rallenta le vostre capacità di apprendimento e di immagazzinare informazioni. Come? Bloccando sul nascere il naturale processo di sviluppo di pensieri ed emozioni;
- Il sale: tutti sanno che il suo abuso danneggia la vostra frequenza cardiaca e la pressione sanguigna mentre in meno sanno che ha anche peso nell’influenza anche sulle funzioni cognitive. Salate troppo? Potreste compromettere la vostra capacità di pensare ed avere anche problemi tipo malattie cardiovascolari, cancro e ictus;
- Il junk food: perché, anche se tremendamente gustoso, crea “dipendenza” e la voglia di mangiare “cibo spazzatura” prenderà tutta la vostra attenzione rendendovi distratti e vanificando il vostro studio. non solo. Ha anche la caratteristica di rallentare la creazione di dopamina da parte del cervello, fondamentale per sentirci in forma e brillanti;
- I fritti: perché friggere del cibo sano come verdure o pesce lo trasforma in cibo poco sano. La versione al forno salvaguarderà il cervello e le vostre vene;
- Le merendine: perché appesantiscono la testa. Rallenta le vostre sedute di studio, diminuendo la capacità di apprendimento a stretto giro;
- I cibi confezionati e precotti: perché al loro interno ci sono sostanze chimiche nocive che vi rendono meno svegli. Conservanti, additivi, coloranti e aromi artificiali agiscono (non bene) sul vostro comportamento e il funzionamento cognitivo. Il consumo di grandi quantità di alimenti trasformati nel corso della vita distrugge le cellule del cervello con danni visibili sul lungo periodo;
- L’ alcol: perché causa uno stato di confusione mentale che ha diversi effetti. Uccidete il fegato. Riducete la capacità di pensare con chiarezza e ricordare le informazioni. Inibite, infine, le vostre capacità di agire da adulti mettendo a rischio la vostra salute.
I vantaggi di stare in forma durante gli esami
Ora che avete le idee più chiare su cosa non mangiare quando si studia, andiamo dritti ai vantaggi di stare in forma durante gli esami.
Innanzitutto stare leggeri consente allo stomaco di non dover fare gli straordinari. La concentrazione della circolazione nella pancia durante la digestione, infatti, porta via sangue dalle altre parti, cervello incluso. Se darete modo invece di avere quello che vi serve in testa, è ovvio che l’apprendimento sarà per voi molto più semplice e lineare.
Lo stesso discorso vale per la respirazione. Un fisico appesantito e fuori forma genera difficoltà a respirare e questo toglie ossigeno prezioso alla testa. Come si può chiedere di fissare importanti concetti quando neanche si riesce a fare le cose più facili?
Infine esiste una componente chimica, l’endorfina, che il nostro corpo rilascia durante l’attività fisica che è piacevole ed aiuta a mantere il buon umore e a scaricare i nervi. Mettervi sui libri dopo una corsa, per esempio, vi garantisce di poterlo fare sereni e con la testa sgombra da altri pensieri.
Gli esercizi a corpo libero da fare in casa
Sapere cosa evitare a tavola per studiare bene è una grande informazione ma potreste (e dovreste) integrarla con la cura per il corpo. Conoscere gli esercizi a corpo libero da fare in casa sarà una soluzione ideale in tale senso perché potrete metterli in pratica nelle pause dai libri e senza dover abbandonare i luogo di studio.
Ormai molti sono i tutorial in rete per stare in forma ma ci sentiamo di indicarvi tre tipi di macro-aree di allenamento. Eccole:
- Squat: agisce sulle cosce e sui glutei e si tratta di piegarsi su e giù con o senza carichi per dare tonicità a quelle zone e migliorare il fiato;
- Addominali: vi basterà bloccare le gambe sul letto o attraverso una sedia e potrete allenare con o senza pesi aggiuntivi e con o senza braccia al petto una zona che negli uomini accumula facilmente adipe;
- Burp: è un po’ duro come movimento ma si tratta di cadere al pavimento con le mani che frenano la caduta per poi risollevarsi di scatto e saltare in alto. Toglie il respiro ed è faticosissimo ma agisce su tutto il corpo e sulla capacità polmonare;
- Obliqui: le maniglie dell’amore per l’uomo sono il vero tallone d’Achille e questo esercizio vi obbliga a rimanere immobili per almeno 30 secondi (e per almeno 3 serie) in una posizione che tenderà tutta quella zona allenandola;
- Tricipiti: non servono pesi professionali per colpire questo tipo di muscolo che potrete azionare anche solo facendo mini flessioni dalla sedia di casa con 3 serie da 30 per cominciare.
Facciamo un pausa, non solo dagli esercizi ginnici che vi abbiamo appena proposto, ma dal tema generale del cosa non mangiare quando si studia. Perché? Perché, adesso che la soglia della vostra attenzione è al picco, ci preme ricordarvi che, anche se questa è una guida, non ci sarà possibile mettere dentro tutte le informazioni sull’argomento. Anche solo per il fatto che il web ne genera di nuove (ed altrettanto importanti da conoscere) di continuo. Ecco perché vi invitiamo a leggere altro quando avrete finito qua. Nella rete? Certo, ma anche tra le righe dei nostri articoli che pubblichiamo nel blog universitario di Cuneo e nelle risposte a quelle domande che ci fate attraverso l’apposito form informativo.
Il boom dell’Healthy Food
Chi segue programmi tv di successo come Masterchef sa che siamo nel pieno del boom dell’Healthy Food. Dopo vent’anni in cui ci siamo fatti male, ora abbiamo capito che dobbiamo imparare a volerci bene anche prestando attenzione a quel che mettiamo in bocca.
Non si tratta solo delle scoperte che si sono fatte circa i danni che comporta un abuso di carne nel menu di ognuno di noi né delle derive vegetariane o vegane che ne sono scaturite ma di uno stile di vita in cui l’origine dei prodotti deve essere certa e di qualità.
Ci sono sempre più esperti della qualità del cibo e sempre più nutrizionisti che mettono al vostro servizio le loro competenze per ripulire i vostri organismi e tenerli sani. S’è riscoperta l’acqua, bene primario ma scalzato negli anni da bibite gasate e colorate di ogni sorta, e sono tornati in auge verdura e frutta di stagione.
Tra le regole dell’Healthy food quella che più salta all’occhio è la totale e rigorosa assenza di chimica nel prodotto. Che sia un insetticida o, con meno onestà intellettuale, delle composizioni atte a rendere più “estetiche” le cose, l’uomo del nuovo millennio non deve più averci a che fare.
L’impennata di casi di cancro allo stomaco e al colon, d’altronde, è strettamente connessa ad una cattiva alimentazione basta, appunto, anche su cattivi cibi. Cercate in rete e scoprirete siti e blog specifici che vi potranno illuminare su tutto quello che vi servirà sapere in merito.
I corsi online di cucina
Se tutto questo discorso vi ha messo fame, siete davanti ad un bivio. O uscite di casa e fate spese gastronomiche folli oppure iniziate a valutare i corsi online di cucina. Perché è una passione comune che in molti stanno valutando di approfondire. Il successo di trasmissioni, ormai cult, come Masterchef lo dimostra.
Per imparare a cucinare sul web l’offerta è ampia e varia da punto di vista economico. E’ chiaro che dipende molto da quello che volete per voi. Se è divertimento puro, se è solo un hobby e nulla di più, potete cercare la situazione migliore per le vostre tasche e risolverla così.
Se invece puntare a diventare chef professionisti con la formazione a distanza, è ovvio che dobbiate passare da realtà blasonate non solo che vi garantiscano l’esperienza dei loro anni di vita ma anche una spendibilità tale che poi possiate davvero mettere il corso nel vostro curriculum vitae. Il Gambero Rosso è il must ed è il brand con la maggiore penetrazione nel pubblico di massa ma iniziano ad esserci diverse realtà che stanno raggiungendo quel livello. Iniziate a leggere i tanti blog di cucina e ne saprete di certo di più.
In conclusione di questa guida su cosa non mangiare quando si studia (ma in certi casi valevole sempre), vi ricordiamo di seguire il consiglio che vi abbiamo dato a metà percorso. Approfondite e fatelo sfruttando il web e i nostri canali ufficiali.