Come scrivere una tesi di laurea magistrale di ricerca?

Sei arrivato all’ultima tappa del tuo cammino universitario e ti stai chiedendo come scrivere una tesi di laurea magistrale di ricerca?

Finora hai portato avanti la tua carriera universitaria con entusiasmo. Ora sei ad un passo dal raccogliere i frutti del tuo percorso. È arrivato il momento della scrittura della tesi e sei messo davanti ad una scelta: comparativa o di ricerca?

Sicuramente saprai già che scrivere una tesi di laurea magistrale è leggermente più complesso che scrivere una tesi di triennale. In più, magari per raggiungere un voto di laurea più alto o perché ci tieni a fare un buon lavoro, hai deciso di cimentarti nella stesura di una tesi di ricerca. Sappi, in tal caso, che ti aspetta un grande lavoro di studio e metodo.

In questo articolo, quindi, noi di Unicusano Cuneo non ci concentreremo su come scrivere una tesi compilativa, ma su come scrivere una tesi di laurea magistrale di ricerca.

Leggi attentamente i nostri consigli e scoprirai come scrivere una tesi sperimentale senza perderti d’animo.

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Tesi di laurea magistrale di ricerca: come scriverla bene?

Scrivere una tesi sperimentale è una scelta encomiabile. Non solo perché implica più impegno, ma perché devono mettersi in pratica metodologie e proposte innovative. Continua a leggere questo guida e scopri come scrivere una tesi di laurea magistrale di ricerca.

Tesi di ricerca: cos’è e come svolgere al meglio la tua tesi di laurea magistrale

Prima di scoprire come scrivere una tesi di laurea magistrale di ricerca, bisogna capire bene di cosa stiamo parlando.

A differenza di una tesi compilativa, il progetto di una tesi sperimentale (per di più magistrale) è quello di offrire un nuovo punto di vista sull’oggetto analizzato. Per fare questo dovrai necessariamente, se la materia te lo consente, fare molta ricerca sul campo, al fine di poter dare risposte concrete alle teorie che sceglierai di ipotizzare.

Essendo un progetto basato sull’innovazione, per poter fare un buon lavoro è molto importante provare a lavorare per obiettivi.

Pertanto, inizia a fissare, magari buttando nero su bianco, quali sono gli obiettivi del tuo progetto di tesi. Individua qual è la tua mission, tracciane bene i contorni, metti a fuoco dove vuoi arrivare e inizia a scrivere. Questo sarà il filo conduttore del tuo lavoro. Arriverai così alla meta in maniera chiara e orientandoti bene sin da subito.

Cosa vuol dire scrivere una tesi di ricerca

Come abbiamo già detto, scrivere una tesi per la triennale non è come scrivere una tesi magistrale di ricerca. Per di più, scrivere una tesi di laurea magistrale di ricerca non è come scrivere una tesi compilativa.

Dal momento in cui inizi a lavorare, fino alla fine, non sai mai cosa aspettarti quando scegli di lavorare ad una tesi sperimentale. Questo non è necessariamente un male, può essere, al contrario, un gran vantaggio. Questa “incertezza” ti porterà a non annoiarti e a non farti perdere l’entusiasmo prima di giungere alla conclusione del tuo lavoro.

Non dimenticare che, inoltre, scrivere una tesi sperimentale non vuol dire eliminare gli approfondimenti teorici. Anzi, i lavori di tesi che includono la parte teorica oltre a quella di sperimentazione sono tra i più apprezzati. Poiché fanno emergere livelli qualitativi migliori e rendono le argomentazioni più efficaci.

tesi di laurea magistrale

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La tesi sperimentale: gli elementi più importanti

Il primo e più importante passo, che rappresenterà le fondamenta del tuo lavoro di ricerca, è l’analisi delle fonti. Tale analisi riguarda la scelta dei libri, dei siti, degli autori da analizzare e studiare per formulare le proprie argomentazioni. Più è accurata più le fondamenta del tuo ragionamento saranno solide.

Gli altri importanti suggerimenti per la tesi di laurea magistrale di ricerca, che approfondiremo in questo articolo, sono:

  • La metodologia;
  • Gli strumenti di ricerca;
  • L’introduzione;
  • Le conclusioni.

Come detto sopra, l’argomento non è importante se non è supportato da un metodo che sia sperimentale, dal modo in cui lo discuterai e dagli strumenti che utilizzerai per arrivare a formulare le tue tesi.

È proprio del metodo che hai scelto di utilizzare per l’argomentazione del tuo lavoro di ricerca che discuterai nel cuore della tua tesi.

L’introduzione serve per fornire le premesse che hanno mosso il tuo interesse verso l’argomento e gli obiettivi ai quali tendevi quando hai deciso di scriverne. Infine, le conclusioni rafforzeranno la tua argomentazione.

Il web è pieno di tesi di lauree già pronte, di tesi di laurea triennale in pdf, progetti di tesi magistrali e chi più ne ha più ne metta.

Ma oltre ad essere un reato, copiare una tesi non è stimolante e non rappresenterebbe un momento di crescita personale. Per questo vogliamo aiutarti a fare del tuo meglio.

L’inizio e la fine del tuo lavoro: introduzione e conclusioni

Spesso sottovalutate, queste due parti rappresentano degli elementi molto rilevanti del lavoro di tesi. In ogni corso di laurea, sia esso triennale o magistrale, deve darsi molto peso all’introduzione. Ma nel caso specifico di una tesi di laurea magistrale di ricerca essa assume ancora maggiore rilevanza.

Il primo consiglio che vogliamo darti è quello di lasciare la stesura dell’introduzione a lavoro terminato. Infatti, a differenza di quello che si possa pensare, l’introduzione non è un primo capitolo, ma è innanzitutto il capitolo che serve ad inquadrare il lavoro nella sua interezza e a fornire delle indicazioni su quali saranno i punti di forza del lavoro e gli obiettivi che verranno trattati. Chiaramente, il momento migliore per fare ciò è a lavoro ultimato, quando avrai eviscerato tutte le criticità e avrai individuato e valorizzato tutto ciò che da spessore e possibilità di approfondimento e maggiore comprensione del tuo lavoro di ricerca.

Se vuoi scrivere una buona introduzione cerca sempre di:

  • Essere chiaro nella spiegazione dell’oggetto. Fallo in modo diretto e quanto più semplice possibile;
  • Esprimere le motivazioni del tuo lavoro e cosa ti ha portato a sceglierlo;
  • Concentrarti sull’esposizione degli obiettivi peculiari.

Le stesse considerazioni valgono per le conclusioni. Anche se, in quest’ultimo caso, oltre a scriverle a lavoro ultimato, dovrai trovare il modo per confermare le tue tesi di fondo. Pertanto, cerca di portare argomentazioni a loro supporto e fai emergere le conseguenze positive che derivano dalla tua ricerca.

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Il metodo di ricerca

Eccoci arrivati al nocciolo della questione. Come abbiamo più volte ripetuto nel corso di questa guida, ciò che fa davvero la differenza in una tesi di laurea magistrale di ricerca è il metodo. Il metodo utilizzato può essere presentato nell’introduzione, ma deve necessariamente essere rilevato ed approfondito nel corso della trattazione. Quello su cui dovrai concentrarti è riuscire ad esprimere come hai lavorato, gli strumenti utilizzati, e soprattutto, il processo utilizzato nella fase di analisi.

Chiaramente, i metodi e gli strumenti dipendono dalla disciplina trattata, anche se nelle scelte più innovative, spesso accade che metodi di materie diverse vengano mescolati ed utilizzati contemporaneamente, dando vita ai risultati più innovativi e sorprendenti. Per raggiungere questo livello, però si presuppone una grandissima padronanza delle discipline in questione, per cui è più semplice trovare lavori in tal senso nelle tesi di master o, addirittura di dottorato.

Per raggiungere efficacemente il tuo obiettivo, sono fondamentali gli strumenti. Ecco quali sono i principali:

  • I testi (universitari e non);
  • Il web;
  • Le riviste specializzate;
  • Le indagini sul campo
  • Le interviste
  • La ricerca.

Questi sono solo i più comuni, ma avendo scelto una tesi sperimentale per la tua laurea magistrale, puoi cercare gli strumenti che più reputi validi, purché essi siano idonei al raggiungimento del tuo scopo.

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Conclusioni

Eccoci giunti al termine della nostra guida su come scrivere una tesi di laurea magistrale di ricerca. Se vuoi approfondire l’argomento, ti consigliamo la lettura del celebre libro “Come si fa una tesi di laurea” di Eco, in pdf o in versione cartacea. In bocca al lupo!

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