Cosa sono i blocchi psicologici e come riconoscerli
Sei alle prese con dei blocchi psicologici e non sai come fare per superarli?
A molti di noi è capitato di subire una battuta d’arresto almeno una volta nella vita. Un blocco emotivo è una cosa comune e più frequente di quanto si pensi. Questi possono essere messi in atto da noi stessi in circostanze di elevata tensione o pressione psicologica, come il raggiungimento di un importante traguardo, e hanno a che fare con le nostre insicurezze e con le nostre paure.
Sentirsi bloccati può dipendere da molteplici fattori. La prima cosa da fare è senza dubbio imparare a riconoscere i blocchi psicologici e scoprire cosa questi possono rivelarci su noi stessi.
I blocchi non riguardano necessariamente tutti gli ambiti della nostra vita. Può capitare di soffrire per un blocco emotivo in ambito lavorativo, ma non, ad esempio, in quello personale o sentimentale, così come può succedere di avere un blocco mentale in amore.
In questa guida ti daremo dei consigli per riconoscere e prendere coscienza di eventuali blocchi psicologici e per capire come rimuoverli.
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Blocco mentale: cos’è
Vediamo insieme quali possono essere le origini dei blocchi psicologici e come cercare di superarli.
Come riconoscere un blocco psicologico
Ti capita di volere o voler fare qualcosa e di sentirti bloccato? Blocco emotivo e ansia vanno sempre di pari passo, così come blocchi psicologici e paura.
La sensazione di essere in trappola è il primo campanello d’allarme per riconoscere di avere un blocco emotivo. Eh sì, perché i blocchi sono proprio delle trappole mentali, dei muri psicologici creati da noi stessi, delle idee che non hanno necessariamente un riscontro nella realtà, ma che possono insinuarsi in qualunque momento nella nostra vita e pesare come dei macigni, se non abbiamo la forza di romperli e di superarli.
Tuttavia, se si vuole progredire, è necessario sbarazzarsene. Sebbene nel momento in cui ce li ritroviamo davanti sembrino insormontabili, questi muri possono essere abbattuti lavorando su sé stessi e mettendo in atto alcune semplici ed efficaci strategie. Una parola, una frase, possono generare un blocco in una persona particolarmente sensibile, ma possono anche aiutarla a superarlo.
Ecco alcune domande utili che puoi rivolgere a te stesso per capire se quella in cui ti trovi è una situazione di blocco emotivo:
- Ti senti sotto pressione o in trappola?
- Pensi che ci sia qualcosa di sbagliato in te?
- Ti senti giudicato?
- Ti senti ansioso, anche in circostanze in cui non dovresti esserlo?
- Capita spesso di sentirti inadeguato o deluso?
- Hai spesso pensieri negativi che non riesci ad elaborare?
- Pensi di non essere in grado di svolgere un determinato compito o di assumerti una determinata responsabilità?
- Sei spaventato dalla possibilità di fallire o di essere ferito?
- Non ti senti capito?
Se vivi almeno tre di questi stati d’animo in relazione ad una specifica situazione, molto probabilmente sei vittima di un blocco psicologico.
Cause e possibili vie d’uscita
Le cause dei blocchi mentali sono quasi sempre da ricercarsi nella mancanza di autostima e di sicurezza personale. Il più delle volte queste mancanze sono legate ad esperienze passate, a traumi pregressi, insuccessi passati, critiche ricevute.
Non esiste una definizione univoca di blocco mentale. Possiamo però individuare tre principali cause scatenanti:
- La sofferenza ovvero i traumi psicologici
- L’inesperienza
- La mancanza di fiducia
Sentirsi bloccati nel portare a termine una determinata attività può dipendere dall’aver sofferto in passato in una circostanza simile, dall’aver fatto un’esperienza che ci ha lasciati scottati. Per cui, per evitare di fallire o di soffrire nuovamente, di rimanere delusi, facciamo in modo di reprimere quel ricordo doloroso e preferiamo non provarci nemmeno. Questo meccanismo è noto come generalizzazione: diamo per scontato che ogni esperienza simile conduca agli stessi risultati. Mentre invece bisognerebbe tenere a mente che ogni esperienza è fondamentale all’interno del nostro bagaglio personale e che anche i rifiuti o le sfide non vinte possono fare di noi delle persone più ricche, dandoci la possibilità di migliorare e di non ripetere gli stessi sbagli.
In altri casi può succedere di sentirsi inibiti a causa di convinzioni statiche e limitanti che abbiamo di noi stessi: siamo convinti di non avere abbastanza esperienza o competenze per affrontare una determinata situazione o non abbiamo abbastanza fiducia nelle nostre capacità, non ci sentiamo all’altezza. Così scegliamo di auto-sabotarci per allontanarci dai nostri obiettivi.
La prima cosa da fare per superare un blocco emotivo è riconoscere di che tipo di blocco si tratta. Dopodiché dovrai sforzarti di metterti in moto. Anche se sembra impossibile, cominciare ad agire è un ottimo rimedio per uscire da una situazione di stallo che ti tormenta.
Come diceva Cesare Pavese: “Non ci si libera di qualcosa evitandola, ma solo attraversandola”.
Come superare un blocco psicologico
Ora che abbiamo analizzato insieme le possibili cause di una paralisi emotiva, eccoti alcuni consigli su comeguarire da un blocco psicologico:
- Non abbandonarti all’inerzia: cerca di uscire dalla tua safe zone e di trovare in te la forza di rischiare per scuotere la situazione.
- Procedi per piccoli passi, cominciando dal togliere uno ad uno gli ostacoli che si frappongono fra te e il tuo obiettivo.
- Prova a cercare nel tuo passato altri blocchi simili a quello che stai vivendo che sono stati superati con successo e concentrati sul fatto che se ci sei riuscito una volta potrai farlo di nuovo.
- Lavora sull’ansia da fallimento dando più valore al tuo coraggio, pensando che vali non per forza perché riesci in una determinata sfida, ma perché ci provi.
- Non aspettarti necessariamente un rifiuto, ma pensa che se non tenti non saprai mai se quello in cui speravi avrebbe potuto essere un sì.
- Prova arieducare la tua mente in modo da associare progressivamente emozioni positive ad una determinata attività che ti spaventa.
- Non cercare di essere perfetto, ma prova ad accettarti per quello che sei, con i tuoi limiti e le tue potenzialità.
- Prova a motivarti ripetendo a voce alta che ce la puoi fare, punta sull’autoconvincimento e concentrati sulla tua autoefficacia.
- Prova a buttare fuori i tuoi pensieri: scrivi quello che ti passa per la testa, cosa ti fa paura, cosa ti frena dall’affrontare una determinata situazione, quali sono i tuoi obiettivi e come ti sentiresti se riuscissi a raggiungerli. Vedrai che ti aiuterà a schiarirti le idee!
- Chiedi consiglio a una persona cara e, se necessario, chiedi aiuto ad uno specialista, come uno psicologo. Non c’è niente di male nel farsi aiutare, anzi un punto di vista esterno può risultare utilissimo per farti osservare le cose da un’altra prospettiva.
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